I boschi ed i prati che gli fanno da contorno hanno un aspetto soffice,
danno il senso di ampio respiro, non soffocano con la loro presenza lo spazio vitale che appaga l'occhio.
Ci si arriva dopo aver svoltato a sinistra, all'altezza della chiesa di Maglio di Sopra,
dalla statale che percorre la Valle dell'Agno, a pochi chilometri da Recoaro, confine naturale della sua viabilità.
Indimenticabile per chi la percorre, dove l'antico, il profumo autentico dei fiori dell'alpe, il rintocco delle campane, mai sincronizzate,
che si fanno eco una con l'altra da una parte all'altra della vallata, creano un fascino particolare.
Una carrozzabile, simile ad una mulattiera pur se asfaltata, comincia ad inerpicarsi per le colline che circondano il fondovalle.
Ad un tratto, quando hai la sensazione di salire all'infinito, ti sembra quasi che la strada ti manchi da sotto i piedi.
Così, all'improvviso. Il paese ti si presenta di profilo e quasi nascosto da un costone che scende dal monte Croce.
Diventa logico lasciarsi guidare dal nastro d'asfalto e, dopo qualche sconquasso, entri in paese senza bussare alla porta.
E sei il benvenuto.
Ci si arriva dopo aver svoltato a sinistra, all'altezza della chiesa di Maglio di Sopra, dalla statale che percorre la Valle dell'Agno.