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Agli inizi degli anni ‘50 del secolo scorso, il locale gruppo alpini era guidato (allora non si parlava ancora di capogruppo) dall’alpino GIULIO BERTOLDI (el Fornaro), classe 1898 ex combattente del primo conflitto mondiale sul fronte orientale del Carso; in questa sua veste era coadiuvato da FRANCESCO BERTO’ (primo capogruppo) classe 1909, alpino combattente sul fronte Jugoslavo nel secondo conflitto mondiale fino all’8 di settembre 1943 ed in seguito comandante partigiano.  GIULIO BERTOLDI, in qualità di responsabile del gruppo alpini locale, coinvolgendo reduci ed ex combattenti di entrambi i conflitti mondiali, prese l’iniziativa di erigere un monumento ai caduti il 4 Novembre 1954, vero anno miliare della storia del gruppo.

L’importante opera è collocata sul piazzale antistante la chiesa parrocchiale. A questa iniziativa partecipò l’intera comunità della frazione di Campotamaso, ma soprattutto furono coinvolti i familiari dei caduti. Un particolare incoraggiamento fu dato dall’allora presidente della sezione ANA di Valdagno, l’ex colonnello Gaetano Garbin. Sui tre frontali del monumento furono riportati i nomi dei 38 caduti. In seguito ne furono aggiunti altri.

Tra il 1982 ed il 1983, per iniziativa del segretario del gruppo locale Germano Antoniazzi viene restaurato l’antico “Capitello degli spigoli” risalente molto probabilmente alla prima metà del 600. Con l’occasione venne creata anche un’area verde attrezzata, messa a disposizione dallafamiglia Menti e disponibile a quanti, transitando per questi luoghi, desiderassero sostare in mezzo alla quiete ed al verde della natura. Nel pomeriggio del 20 maggio 1984, alla presenza di numerose persone, l’allora parroco della parrocchia Florindo Ganassin celebrò la S. Messa con benedizione del ripristinato capitello. Ogni anno in questa amena località il gruppo alpini di Campotamaso fa celebrare una S. Messa in memoria degli alpini scomparsi. Viene altresì organizzata una festa campestre. Ugo Nizzero, assiduo frequentatore della festa, a proposito di Campotamaso, scriveva all’interno dei notiziari da lui curati: “La mia vecchia e diletta frazione… Voi sapete quanto mi piace la frazione di Campotamaso per i miei gusti, ma soprattutto per il clima mite, boschi e monti facili da approdare, bei prati un tempo da me favoriti dalla mia passione sciistica (Ronchi de marso), contrade di tanti miei ricordi.” Il 20 maggio 1984 prima di salire al capitello, venne benedetta la croce posta sul “ponte austriaco” , recuperata in precedenza da una colonna posta al centro del vecchio cimitero, anche questo per iniziativa del gruppo alpini di Campotamaso.

Il 1 febbraio 1992, al termine dei lavori della prima sede, ricevemmo la visita del Presidente Nazionale Dott. Leonardo Caprioli. Il 25 marzo 2001 si tenne la celebrazione straordinaria a coronamento del recupero del restauro del nostro “monumento ai caduti”. Con l’occasione gli alpini, capitanati dal capogruppo Emilio Rossato, si sono assunti l’onere di smontare, ripulire e rimontare il monumento, in quanto aveva subito l’usura del tempo. La cerimonia del restauro venne magistralmente diretta dal Col. Giampiero Massignani. Vi presero parte molti alpini, con ben 23 gagliardetti, 4 labari delle associazioni d’arma della valle, 4 bandiere ed il gonfalone del Comune di Valdagno..

Dal 2004 la Comunità Montana Agno-Chiampo elargisce un contributo annuo per la manutenzione del sentiero G. Braggion . L’impegno del nostro gruppo quello di averne cura, ma soprattutto di apportare delle migliorie in modo da renderlo sempre più agibile.

Una figura importante per la nostra storia è stata quella di un uomo che più di ogni altro ha donato il suo spirito alpino al nostro gruppo: Germano Antoniazzi

Verso la fine del giugno 2008, su iniziativa dell’attuale capogruppo Stefano Fioraso è stato ripreso il gioco delle bocce, un tempo in gestione all’ACLI e di proprietà della parrocchia. All’uopo è utile ricordare che è stato istituito il “Torneo DI Bocc”” della sezione ANA di Valdagno, arrivata già alla decima edizione (anno 2019) dove si cimentano nella gara i vari gruppi della sezione con in palio coppe e ricchi premi gastronomici.

Questo e molto altro è stato un retaggio del nostro gruppo. Questo e tanto altro è e sarà il nostro impegni per il futuro.

W. gli Alpini e W l’Italia.