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il METEO

Camminando al suono dei din don della vallata

Notizie storico-ambientali

SentieriVogliamo dare qualche notizia di carattere storico alla vallata che congloba anche il “Sentiero Braggion”.

Innanzitutto la valle si chiama: “Valle del Boia”, che inizia a circa 1200 metri di altitudine da una località chiamata “Lasta Cattiva” e termina a quota 400 mt circa sotto il “ponte Austriaco”, nei pressi della Chiesa di Campotamaso. Questo ponte, di cui si hanno già dei riscontri a partire dal 1762, è stato restaurato sotto il dominio austriaco nel 1864 e da lì prese il nome. La valle è delimitata a sinistra dal “Sengio del Lovo” (o roccia del lupo, tradotta) e a destra dal monte Turiggi. Lungo questo arco ogni sommità ed ogni anfratto ha un proprio nome e una propria storia di mostri, folletti ed anguane, quasi a sottolineare l’incanto proprio del luogo. Da sinistra si notano, per citare solo le più importanti, oltre al già citato “Sengio del Lovo”, la “Pria del Bovarle”, gli “spigoli di Realto”, la “Lasta Cattiva” caratterizzata da una spaccatura che si apre fra due rocce, punto più alto della Valle del Boia, con alle spalle cima Marana.  Troviamo poi le guglie dei Castiglieri, fieri torrioni posti a guargia della valle, secondo la tradizione popolare (Castigliero grande, Sengio dell’acqua, Sengio bianco), per terminare sulla sommità del monte Turiggi. Lungo tutto l’arco si possono scorgere ancora iRicercaVeritacasuni”, antiche dimore per il bestiame che veniva portato fin non molto tempo fa (1960) al pascolo. Il nome Turiggi si ritiene derivi da “Torre” intesa come punto di avvistamento più alto e non come costruzione di una torre. Da qui (luogo chiamato “Ara grande”) possiamo controllare tutta la vallata. Possiamo anche incontrare il “gran vecchio”, un carpino bianco ultracentenario, a cui eventualmente far qualche domanda e, attraverso lo stirnire delle sue fronde mosse dal vento, ascoltare le risposte e qualche storia immagignifica del luogo. Basta un po’ di candore d’animo e un po’ di poesia.

Queste poche nozioni devono servire a capire meglio il luogo, a comprendere che una semplice passeggiata va oltre l’esercizio fisico del corpo, è una medicina per l’animo. Ci potrebbero essere altre mille informazioni utili da dare, ma la conoscenza del tutto (o quasi), rovinerebbe la sorpresa e soprattutto ridurrebbe la capacità della nostra fantasia nell’interpretare questi luoghi.

Vi diamo un consiglio: dimenticate i nomi che avete letto e, rinominate ogni piccolo anfratto che attiri la vostra attenzione: vi sembrerà che la valle sia la “vostra valle” e porterete un imperituro ricordo nell’animo di questo luogo unico, meraviglioso, incantato.

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Designed by Giannino Bertò - Versione 6.0 - Febbraio 2013 - Prima stesura; Agosto 1998

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Campotamaso, comune di Valdagno in provincia di Vicenza. é nella Valle dell’Agno, confina a est con la Valle del Chiampo e a nord oves con la valle del Leogra e con Schio. Dal monte Turigi che lo sovrasta è possibile scorgere lAltopiano di Asiag, Il Pasubio, le Piccole Dolomiti, Marana e MonteFalcone. Il sentiero Braggion è una delle escursioni èiù belle che ci sono nella vallata, dove è possibile percorrere la Valle del Boia, da dove inizia, fino a Turiggi. Le sue tradizioni come le calcare, la Stria, le anguane, i salbanei e racconti antichi ne fanno un piccolo gioiello della Valle dell’Agno..