tratti dal libro “Campotamaso da Borgata a Parrocchia” autori: Manfron Fernando e Rossato Dario
Il toponimo CAMPOTAMASO compare per la prima volta ancora precedentemente del 1500. Come riportato nella "Storia di Valdagno" da G.Mantese, il primo documento, infatti, che ne fa riferimento porta la data 11 febbraio 1492, In esso vi si legge: "Una pecia terre con una fontanella intus in pertinenciis Valdagni in contracta Campitamazi et grumi a nogariis". Arch.Not.Cristoforo Bruni. Il Mantese affermava ancora che il nome Campotamaso potrebbe derivare da un primitivo proprietario di queste terre, chiamato appunto "Tomaxius".
Un accenno storico, su un rilievo e sulla catena montuosa posti alle spalle del borgo di Campotamaso, viene raccolto in un documento del 1327: "Il giorno 7 luglio, il soprascritto mess.Giacomo dall'Alpe, decano di Rovegliana, e i sopraddetti uomini e molti altri condussero il predetto sig. Bailardino con i compagni in un certo luogo dove si congiungono due fiumi cioè il fiume Agno e il fiume "Teronis" (Torrazzo?) e ivi hanno trovato il decano e i consiglieri di Valdagno e furono interrogati dal predetto Bailardino che cosa ivi facessero. Risposero che erano venuti dietro comando di Sua Nobiltà, al posto dei loro confini; e interrogati dal nobile Lodovico de'Loschi, notaio a ciò deputato, dove ritenevano che fossero i loro confini, risposero che dai loro antenati sempre avevano sentito dire essere quello il luogo di confine. E giurarono e così stabilirono in quel luogo il termine e poi ascendendo sopra una cima di monte, verso sera, il quale monte si chiama il monte Torrigi sino a un certo luogo il quale si chiama gli Castellieri e ivi trovarono il Decano e i Consiglieri di Castelvecchio. Interrogati similmente dove ritenevano che fosse i loro confini, risposero che sempre avevano sentito dire dai loro antenati che erano in quel luogo e giurarono; e ivi, d'accordo, scolpirono la croce in una pietra grande e sostituirono quella per termine…."
I confini in genere, e quindi anche quelli del territorio di Campotamaso, non sono sempre risultati molto chiari. Lo afferma ancora il Mantese nella sua "Storia di Valdagno". Lo stanno a dimostrare contrasti sorti tra i Comuni di Valdagno e Castelvecchio e tra Campotamaso stesso; infatti, pur essendo una delle tante contrade di Valdagno, Campotamazzo rivendicava una certa autonomia.
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